IL BERRETTO A SONAGLI

Mai così attuale è il teatro di Pirandello nella commedia “Il berretto a sonagli” per il suo racconto della violenza contro la donna. Donna Beatrice è una moglie tradita che organizza la sua vendetta contro il marito, ma finisce per diventare lei stessa vittima di una comunità maschilista che per soffocare lo scandalo preferisce farla passare per pazza… forse la più perfetta commedia di Pirandello (Sciascia).
La regia ha inserito un prologo: la novella La verità, prodromo della storia raccontata da Ciampa. Adopera i personaggi della commedia come spettatori, a vista, ai lati del palcoscenico: Tararà uccide la moglie; racconta tutto, punto per punto, al giudice che lo condanna a 12 anni di reclusione. Ciampa, invece, ha un lampo che consacrerà a pirandelliano il suo personaggio.

Il suo carattere, scrive Pirandello a Martoglio che dirigeva le prove della messinscena ‘A birritta cu’ i ciancianeddi, interprete Angelo Musco, è pazzesco; gesti, andatura, modo di parlare, pazzeschi. Una maschera nuda che sottolinea il contrasto tra il sotterraneo fluire dei sentimenti e la rigidità delle forme che li imprigionano, tra verità e finzione. L’apparire conta più dell’essere: conservare il rispetto della gente, tenere alto il proprio pupo – quale si sia – per modo che tutti gli facciano sempre tanto di cappello! Poi, come tutto si placa dopo un temporale, anche qui, come nelle altre storie di Pirandello, non accade nulla: fingere ancora un pochino (tre mesi, in manicomio!) e ognuno potrà riprendersi il proprio posto nella società. Ciampa, in apparenza grottesco ma in realtà straziante, è una delle espressioni più moderne di tutta la galleria degli eroi pirandelliani. Un personaggio misero e titanico allo stesso tempo, eroico e pieno di umanità. Non è un maschilista. Una umanità silenziosa e astuta che gli dà la forza di difendere la sua infelicità coniugale, contro una società ridicola. Un personaggio apparentemente piccolo ma infinitamente grande.

La trama

La messinscena apre con la novella La verità, il prodromo della commedia Il berretto a sonagli: Tararà confessa al giudice di non aver potuto fare a meno di ammazzare la moglie che lo aveva cornificato facendolo sapere a tutto il paese.
Si accendono le luci sulla storia di Ciampa… 
Ciampa, scrivano, piccolo intellettuale di una sperduta provincia siciliana, accetta senza reagire che la giovane e procace moglie sia l’amante del cavalier Fiorica, l’uomo di potere che gli dà lavoro, al tacito patto che della relazione nessuno parli e, soprattutto, che nessuno possa andar dicendo che lui ne è a conoscenza. Quando la gelosia di Beatrice, moglie del Fiorica, rompe la convenzione del silenzio, e i due amanti vengono addirittura sorpresi e arrestati dalla polizia, Ciampa si ritrova nelle condizioni di Tararà, deve vendicare il suo onore, pena il disprezzo e l’ostracismo dei concittadini; ma ha un lampo – quel bagliore che all’improvviso pervade tutta l’opera pirandelliana – riesce a convincere la signora Fiorica a farsi passare per pazza ed entrare in una casa di salute, in modo che le ragioni da lei urlate non siano credibili. Come? Basterà che si metta a gridare in faccia a tutti la verità. Nessuno ci crederà, e tutti la prenderanno per pazza.

Personaggi e interpreti

Ciampa, scrivano
La signora Beatrice Fiorìca
La signora Assunta La Bella, sua madre
Fifì La Bella, suo fratello
Il delegato Spanò
La Saracena, rigattiera
Fana, vecchia serva della signora Beatrice
Nina Ciampa, giovane moglie del Ciampa

Il Giudice
Tararà

Marcello Amici
Elisa Josefina Fattori
Tiziana Narciso
Maurizio Sparano
Mario Ive
Lucilla Di Pasquale
Anna Varlese
Elisa Licciardi

Mario Ive
Marco Sicari